DENUNCIA ALLA PROCURA E ALLA CORTE DEI CONTI DELLA CUB SANITà CONTRO GLI APPALTI ILLECITI

 La CUB Sanità ha depositato una denuncia alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per contrastare la grave situazione in cui versano migliaia di lavoratori:

“Da anni ci battiamo per la reinternalizzazione dei lavoratori e dei servizi del Servizio Sanitario,  esternalizzati a ditte e,, soprattutto cooperative mediante l’utilizzo di appalti illeciti, per “eludere norme di legge e del contratto collettivo di lavoro” – dichiara Pio CONGI, CUB Sanità – Si tratta di Infermieri, Oss, amministrativi e ausiliari. A migliaia sono “affittati” dalle ASL, Ospedali, e Aziende Pubbliche, dal caporalato di Stato”.

“La Legge impone che a questi lavoratori, se non assunti direttamente come dipendenti pubblici, comunque venga applicato il contratto della Sanità Pubblica – prosegue Pio CONGI – Sono stati inquadrati invece, perdendo migliaia di euro all’anno, con contratti privati in ditte e cooperative. Le differenze retributive, migliaia di euro all’anno per ogni lavoratore, hanno garantito il profitto degli intermediari e favorito possibili tentativi di corruzione.

Conseguentement,e gli stessi lavoratori si sono visti assottigliare anche i propri contributi pensionistici”.
TAR del Lazio, Consiglio di Stato, Corte di Cassazione nel corso degli anni si sono pronunciati con sentenze contro tali appalti illegittimi, senza, tuttavia, che tutte le Istituzioni abbiano cambiato registro.
“Nell’ottobre scorso il Consiglio di Stato in ben due ordinanze ha rimarcato che tali lavoratori, se inquadrati correttamente, hanno diritto ad una quota riservata del 50% dei posti nei concorsi pubblici -sottolinea il rappresentante della CUB Sanità – Quindi questi stessi lavoratori oltre al danno economico hanno avuto anche la mancata possibilità di diventare dipendenti del Sistema Sanitario Nazionale”.
La denuncia si rende ancora più urgente considerato che, ad un anno dall’inizio della pandemia, la già cronica carenza di personale nel settore sanitario è emersa in tutta la sua drammaticità.

“Serve una svolta radicale e rapida – conclude Pio CONGI – la CUB Sanità chiede gli arretrati delle differenze retributive degli anni passati, comprese quelle contributive per tutti i lavoratori coinvolti, nonchè una Sanatoria di Legge per l’immediata reinternalizzazione di questi lavoratori nel Servizio Pubblico”

Cub Sanità