I licenziati di Fiumicino Alitalia si incatenano sotto Montecitorio

L’ennesima manifestazione di protesta dei lavoratori del comparto aeroportuale si è svolta martedì 22 marzo. I licenziati dell’aeroporto di Roma Fiumicino, insieme ad altri lavoratori del settore, si sono incatenati simbolicamente in piazza Montecitorio per portare la loro rabbia proprio davanti alla Camera dei Deputati.

La lista delle ragioni della loro protesta è infinita e ben descrive, anche al di là del trasporto aereo, la portata dell’attacco padronale alle condizioni di lavoro e ai salari di chi lavora: mentre le grandi aziende del settore come Alitalia, Meridiana, British, Continental, Lufthansa e molti altri (oltre che alle numerose ditte dei rispettivi indotti) infliggono tagli sugli stipendi, licenziamenti e forti peggioramenti riguardo alle condizioni di salute e sicurezza sul posto di lavoro, “a terra” il Governo regala anche a questi  “giganti dell’aria” la possibilità di mettere da parte i lavoratori con un utilizzo a dir poco spregiudicato degli ammortizzatori sociali che permetta di sostituirli con lavoratori precari, con meno tutele e a più basso costo.
Possibilità che di certo non si fanno sfuggire, assieme alla possibilità di riassumere gli stessi lavoratori licenziati ma questa volta sotto la scure del Jobs Act. In questo è emblematica la vicenda dei lavoratori con disabilità licenziati da Alitalia e ancora senza lavoro nonostante la sentenza di reintegro del tribunale del lavoro di Roma.

22 03 2016

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