Piazza di Montecitorio
Salute, salari e riconoscimento professionale sono stati attaccatida scelte politiche istituzionali discriminatorie.
Con ingiustificate differenze da territorioa territorio, da servizio a servizio, hanno eroso diritti, sia all’utenza, sia alle lavoratrici e ai lavoratori.
Complici il governo centrale, gli enti locali e gli enti gestori.
ORGANIZZIAMOCI IN OGNI SERVIZIO E IN OGNI TERRITORIO PER:
- La costruzione di un processo di re-internalizzazione dei servizi socio-educativi e sociosanitari per una gestione pubblica e non appaltata.
- Il superamento della frammentazione contrattuale, per l’unificazione in un unico contratto di categoria a livello del pubblico impiego.
- 100% della retribuzione anche in caso di sospensione, rimodulazionedei Servizi, didattica a distanza eutilizzo degli ammortizzatori sociali.
- La ricomposizione di categoria e l’unificazione delle figure professionali, a partire dal ruolo sociale elavorativo che svolgiamo.
- La difesa del diritto alla salute e alla sicurezza all’interno dei servizi, per gli utenti e gli operatori/operatrici: investimenti sulla manutenzione delle strutture, e delle scuole, adeguatezza degli strumenti di lavoro, dei protocolli, dei dispositivi di protezione.