ALBO PERSONALE EDUCATIVO: BASTA TASSE PER LAVORARE!

DIFENDIAMO I POSTI DI LAVORO

CHIEDIAMO LA PROROGA DEL TERMINE PER L’ISCRIZIONE

Con l’approvazione della Legge n.55 del 15 Aprile 2024 sono stati istituiti gli albi dei pedagogisti e degli educatori socio pedagogici, ai quali dovranno iscriversi tutti coloro che esercitano professioni educative. Come sindacato CUB siamo stati contrari all’albo degli educatori sanitari e restiamo contrari a tutti gli albi professionali, riteniamo che per garantire prestazioni professionali e servizi di qualità che basterebbero registri regionali e forti investimenti al welfare pubblico.

A pochi giorni dalla scadenza per l’iscrizione, la confusione è molta e, certamente, non giova aver fissato la scadenza della fase transitoria di prima applicazione al 6 Agosto, nel pieno del periodo estivo, quando tanti e tante si godono un “sudato” riposo o sono impegnati in attività lavorative che consentano di tamponare l’assenza della retribuzione.

La legge attribuisce ai Presidenti dei Tribunali dei Capoluoghi il compito di nominare un Commissario, che dovrà occuparsi della formazione degli Albi, ma, nonostante la scadenza prossima, in alcune province non è ancora aperta la possibilità di iscriversi, la regione Puglia ha rinviato la data di iscrizione al 2 di ottobre. Non è ancora ben chiaro, inoltre, quali saranno i costi e gli oneri che dovranno sostenere le lavoratrici ed i lavoratori (tassa di iscrizione, formazione obbligatoria, assicurazioni, ecc) per poter esercitare la propria attività lavorativa.

A chi giova l’istituzione di questi albi che assorbono e muovono tanti soldi? Certamente non alle lavoratrici e ai lavoratori che, di norma, o sono dipendenti pubblici o lavorano in aziende private che svolgono servizi educativi, per conto degli Enti Pubblici, i quali hanno la possibilità di verificare i requisiti professionali richiesti dalla legge.

I costi non possono essere a carico di chi lavora! Non è accettabile che l’educatore/trice paghi l’iscrizione all’Ordine, gli ECM, I’assicurazione, né che trascorra il proprio tempo libero per la formazione, utilizzando riposi e/o ferie. Tutti i costi devono essere totalmente a carico delle aziende e la formazione deve essere fatta in orario di lavoro.

Due albi per gli educatori separano definitivamente i profili professionali, mentre da sempre vogliamo un PROFILO UNICO DEGLI EDUCATORI, perché il nostro lavoro non è solo sanitario, né solo sociale, ma relazionale in tutti i contesti, con la possibilità di cambiare utenza: alcuni educatori avrebbero addirittura la necessità di iscriversi a due albi, operando in servizi socio educativi e socio sanitari, a volte anche con la stessa cooperativa.

Pur manifestando la nostra convinta contrarietà all’obbligo di iscrizione all’albo, inutile balzello richiesto a lavoratori e lavoratrici che già debbono sostenere condizioni lavorative precarie, con salari miseri, consigliamo a tutte e tutti gli operatori dei servizi in questione, indipendentemente dal titolo, di inoltrare la domanda presso le Cancellerie dei Tribunali, al fine di evitare eventuali ripercussioni.

Come sindacato, tuteleremo e difenderemo tutti i colleghi e le colleghe con cui lavoriamo fianco a fianco quotidianamente. Nessuno deve perdere il lavoro.

Siamo convinti/e che l’unica vera soluzione per restituire dignità al nostro lavoro, garantendo la qualità dei servizi, sia l’internalizzazione! Non è mai troppo tardi per organizzarsi e reagire. Lavoriamo sul disagio per fermarlo, non per subirlo…

I nostri contatti sono a disposizione per ogni chiarimento e/o informazione.

CUB Scuola, Università e Ricerca – Roma

email: info.scuola@cubroma.it