Sabato 15 giugno si è svolta l’assemblea della CUB di Roma e Provincia, in preparazione della Conferenza di Organizzazione che si terrà a Milano i prossimi 21 e 22 giugno.
Un’assemblea molto partecipata in cui si è fatto un bilancio dell’attività degli ultimi anni, con uno sguardo alle prospettive future.
Con grande favore sono stati accolti gli interventi di Vincenzo Di Salvo di Unione Inquilini, che ha voluto ribadire la necessità di integrare la lotta per la casa e per il lavoro, e di Sandro Sartorio, in rappresentanza di SGB, che ha avviato un percorso per confluire in CUB entro il congresso nazionale del 2020.
Il dibattito si è incentrato sulla situazione economica e sociale che il nostro Paese sta attraversando, sulle condizioni del mondo del lavoro; un contesto nel quale la CUB si propone come riferimento per la classe lavoratrice: un grande Sindacato di Base, radicato nei territori, capace di riaggregare i lavoratori attorno a piattaforme partecipate e condivise.
La CUB rivendica la propria scelta di non firmare il famigerato accordo sulla rappresentanza, pur consapevole del prezzo che questa scelta comporta, perché vuole continuare ad essere LIBERA DI ORGANIZZARE IL CONFLITTO PER IL REDDITO E I DIRITTI, restando indipendente dai partiti, dai Governi e dai padroni.
I campi di battaglia su cui si concentrerà l’attività dell’Organizzazione saranno:
- La riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
- La sicurezza sul lavoro.
- I diritti sindacali e democrazia nei luoghi di lavoro
- Il welfare pubblico e gratuito
- La tutela dell’ambiente e la messa in sicurezza del territorio
- La lotta alle discriminazioni di genere
- Lo ius soli
Oltre ai tradizionali strumenti di lotta quali lo sciopero e le vertenze territoriali o nazionali, l’Assemblea conferma la volontà di incentivare la formazione, che la CUB ha sempre considerato essenziale per far crescere la consapevolezza dei lavoratori, incrementare la partecipazione all’attività sindacale e che oggi più che mai è necessaria, per dotarsi degli strumenti per dominare la complessità in un mondo in continua trasformazione.