Atitech
DOPO SOLI 3 MESI CHE ALITALIA HA DISMESSO LE MANUTENZIONI RILEVATE DA ATITECH
SI APRONO DI NUOVO LE DANZE PER I LAVORATORI:
LA SOCIETÀ DI LETTIERI AVVIA LE PROCEDURE PER LA CIGS A FIUMICINO
PER SOSPENDERE 400 LAVORATORI SU CIRCA 700 DIPENDENTI.
La Cub trasporti è pronta alla mobilitazione. Era chiaro da subito che lo smembramento di Alitalia potesse continuare a nascondere ulteriori brutte sorprese ai lavoratori ex-AZ.
Ora è la volta dei lavoratori assunti da Atitech. Mentre le campane a festa di governo e sindacati-firmatari non hanno finito di risuonare che è venuto a galla il pacco-e-contropacco per i lavoratori.
Un altro esempio di utilizzo degli ammortizzatori sociali come un bancomat per ristrutturare le aziende, a danno della categoria e dei contribuenti: SI ANNUNCIANO INVESTIMENTI MA SI CHIEDONO SOSTEGNI PUBBLICI E SACRIFICI AI LAVORATORI
In data 7 febbraio Atitech ha avviato la procedura per mettere in cigs fino a 400 lavoratori, dell’unità produttiva dell’aeroporto di Fiumicino.
Altro che Piano di sviluppo occupazionale e di rilancio industriale con cui i Commissari straordinari si erano voluti far convincere: il Governo ed i sindacati sapevano e hanno taciuto? Cosa devono aspettarsi i lavoratori: a breve il passaggio di mano delle attività ed un altro giro di vite?
Vogliamo chiarezza e certezze.
Stavolta la scusa è la “riorganizzazione industriale” ma cambia solo l’etichetta e la sostanza rimane la stessa: Fiumicino è diventato un laboratorio ed i lavoratori vere e proprie cavie.
La Cub Trasporti esprime il proprio sdegno: non sono bastate le continue ristrutturazioni, le decine di colleghi parcheggiati nel bacino della cassa integrazione Alitalia, ancora in attesa di assunzione
Ora l’attacco è per i lavoratori della Divisione manutenzione di Fiumicino. Arriva mentre sono migliaia i lavoratori che non sono stati imbarcati da ITA e centinaia da Swissport e dalla stessa Atitech.
Davanti a tutto ciò la Cub Trasporti invita i lavoratori a non restare a guardare.
Questo è il risultato dello smantellamento e della privatizzazione di Alitalia che continua a produrre immensi danni collaterali, il tutto con l’avallo delle organizzazioni sindacali concertative, che stanno abbandonando alla deriva il futuro di migliaia di lavoratori.
È importante dare una risposta collettiva ed unitaria. È urgente mobilitarsi: altro che nano-compagnia e cessione delle attività. Serve una Compagnia Unica e Pubblica. Serve non mettere a repentaglio il futuro dei lavoratori e gli interessi dei cittadini.
La Cub Trasporti, mentre si appresta ad aprire le procedure di raffreddamento per lo sciopero, invita i lavoratori di Atitech ad unirsi a quelli Alitalia in a.s., di ITA e di Swissport:
PRESIDIO IN PIAZZA SANTI APOSTOLI ORE 10 – 16 FEBBRAIO 2023
È ORA CHE LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO APRA
IL CONFRONTO SUL FUTURO DI MIGLIAIA DI LAVORATORI.
SERVONO TRASPARENZA E CERTEZZE
CUB TRASPORTI