COMUNICATO STAMPA: NESSUNA TREGUA CON ITA

NESSUNA TREGUA È STATA SIGLATA TRA LA CUB TRASPORTI E ITA AIRWAYS

E’ ORA CHE LA NANO-COMPAGNIA DEPONGA LE ARMI SPIANATE CONTRO I LAVORATORI:
logo-trasportiALTRO CHE “RECRUITING DAYS” DI NUOVI PILOTI E ASSISTENTI DI VOLO

In un articolo pubblicato su La Repubblica del 19.12.2022, a firma di Aldo Fontanarossa, si annuncia che il “nuovo vettore sigla una tregua con i sindacati, incluse le sigle di base”: TALE FIRMA, OVVIAMENTE, NON RIGUARDA LA CUB TRASPORTI.

Il giornalista, inoltre, sbaglia quando scrive che “Ita depone le armi non soltanto verso Cgil, Cisl e Uil (con cui aveva già un rapporto sereno). Stavolta l’apertura investe anche i sindacati di base, come Cub….”: NON ESISTE TRACCIA DI ALCUNA CONVOCAZIONE RICEVUTA DALLA CUB TRASPORTI.

Pertanto, la Cub Trasporti smentisce di aver sottoscritto alcun tipo di tregua con il management di ITA Airways che, fin dal suo esordio, ha rifiutato di convocare la nostra O.S., anche ciò in assoluta continuità con quanto fatto dai Commissari AZ dall’avvio dell’Amministrazione Straordinaria: coloro che hanno ritenuto prioritario tutelare gli interessi dei lavoratori, piuttosto che quelli di bottega, sono sempre stati tenuti lontano dai tavoli negoziali, nonostante l’oggettiva rappresentatività in compagnia.

Per la Cub Trasporti è ora, piuttosto, che ITA Airways deponga le armi nei confronti dei lavoratori di Alitalia Sai in A.S. che non sono stati imbarcati nella nano-compagnia, a dispetto di qualsiasi criterio oggettivo e trasparente, che tenesse nella dovuta considerazione l’anzianità di servizio, i carichi familiari ed eventuali “fragilità” (sono state sospese in cigs a zero ore, anche coppie genitoriali, addirittura quelle con carichi familiari “speciali”).

Alla Cub Trasporti non sono arrivate né convocazioni, né segni di disgelo delle relazioni sindacali finora rifiutate da ITA Airways alla nostra O.S., che non è disposta a rinunciare a continuare la denuncia di quanto sta accadendo ai danni dei lavoratori e a mobilitarsi a tutela dei loro diritti.

E’ paradossale che La Repubblica, finora distratta e mai disposta a raccontare le mobilitazioni della Cub Trasporti contro il fallimentare lancio della nano-compagnia, pubblichi proprio ora tale notizia, senza accertarsi della sua veridicità (sarebbe bastata una telefonata), peraltro all’indomani della decisione degli avvocati di Ita Airways di opporsi alla richiesta di deposito del contratto di compravendita degli asset di Alitalia Sai in A.S. alla nano-compagnia, pur di continuare a sostenere la fragile tesi dell’inesistenza di una continuità tra le due compagnie aeree.

ITA, se davvero ha interesse a disgelare i rapporti con i lavoratori, rinunci a segretare il contratto di compravendita con Alitalia Sai in A.S., stipulato tra due contraenti posti sotto il controllo “pubblico”, lasciando che venga a galla la totale continuità aziendale e restituendo il diritto a migliaia di lavoratori di tornare a lavorare, alle medesime condizioni economiche e normative, come prevede l’art.2112 del c.c. e la normativa europea.

Sanno bene gli avvocati del “nuovo vettore” che il muro “politico-giudiziario” costruito intorno all’operazione di passaggio di ramo d’azienda da Alitalia ad ITA, crollerà e la verità verrà a galla: non è un caso che Lufthansa, interessata a mettere le mani sul trasporto aereo italiano, chieda al Governo di rendere disponibile una montagna di soldi con cui chiudere i contenziosi esistenti.

Se davvero Lazzerini ha interesse ad aprire il confronto CON LA Cub Trasporti e a risolvere la grana dei ricorsi, sappia che sono queste le basi su cui costruire un disgelo che altrimenti non avrà ragione d’esistere.

CUB Trasporti

Articolo La Repubblica del 19.12.2022