Continua il percorso della delibera di iniziativa popolare, presentata dal Comitato Romano AEC, sostenuta dai sindacati di base CUB, USI, COBAS e USB e sottoscritta da 12.000 cittadini, per la re-internalizzazione del servizio di integrazione scolastica degli alunni disabili.
Dopo il V Municipio, che aveva approvato la mozione a sostegno della delibera il 18 luglio scorso, anche il III Municipio ha accolto all’unanimità la proposta. Un segnale molto positivo per le lavoratrici e i lavoratori dell’assistenza scolastica, che nel pomeriggio di giovedì 24 ottobre si sono riuniti in Piazza Madonna di Loreto, vicino al Campidoglio, muniti di ombrelli rossi, per far sentire la propria voce e chiedere che la delibera venga calendarizzata e messa ai voti entro dicembre.
Gli AEC si mobilitano perché venga riconosciuta la loro professionalità e la dignità del lavoro che svolgono, un lavoro difficile e delicato, in collaborazione con i docenti, per aiutare i bambini con disabilità a superare gli ostacoli.
Oggi il servizio viene dato in gestione a cooperative, per cui gli operatori sono sottoposti a continui cambi di gestione, cambiando ogni volta gruppo di lavoro, con evidenti ripercussioni anche sulla qualità del servizio che vienne reso alle famiglie. Vengono pagati poco più di 7 euro l’ora, per un servizio che costa al Comune di Roma circa 20 euro l’ora. Molto spesso hanno contratti di 9 mesi, per cui nei mesi estivi non percepiscono stipendio.
La strada è ancora lunga, ma la lotta contro la precarietà dei lavoratori e per il diritto alla studio dei bambini disabili non si ferma!