Cara Sindaca,
chi Le scrive è un operaio Alitalia che da più di 10 anni ha sentito la necessità di organizzarsi in un sindacato di base quale la Cub Trasporti. La mia attività sindacale, come quella delle compagne e dei compagni di lavoro che fanno parte del coordinamento provinciale, si svolge solo ed esclusivamente nell’orario extra-lavorativo, ergo durante il tempo libero a nostra disposizione, questo a causa di alcuni accordi sulla rappresentanza che discriminano i sindacati così definiti combattivi. Nella giornata di ieri sono riecheggiate sul web le Sue parole di scherno contro chissà quali sindacalisti/terroristi, colpevoli per aver indetto uno sciopero che avrebbe tenuto sotto ostaggio 3 milioni di cittadini romani. Bene, chi Le scrive sono proprio quei sindacalisti che, insieme a tanti altri a livello nazionale, hanno deciso di organizzare uno sciopero generale di 24h contro l’austerità che attanaglia intere categorie con salari da fame, precarietà diffusa e continuo assottigliamento delle tutele sulla salute e sicurezza. Come Lei dovrebbe sapere, nei trasporti vige una normativa sugli scioperi molto restrittiva che, proprio nel Tpl, non permette di scioperare più di 24h e nelle stesse ci sono delle fasce da garantire, cosa che non esiste in nessun’altra città europea. Nonostante tutto questo, ieri una grande percentuale di lavoratori della municipalizzata Atac, da anni sotto il controllo di un giudice fallimentare, ha deciso di aderire allo sciopero, seguendo alla lettera la normativa vigente, creando difficoltà alla mobilità capitolina. Ci domandiamo se Lei immagini quanto costa ad un lavoratore, in termini economici e lavorativi, aderire ad uno sciopero; ci chiediamo inoltre se ieri Lei si sia domandata perché i lavoratori Atac abbiano aderito in massa allo sciopero indetto da una minoranza di sindacalisti che, all’improvviso, è diventata una maggioranza, bloccando la città. Noi abbiamo le nostre risposte e non ci offendiamo perché lei ci considera minoranza, ci basta la risposta data ieri dai colleghi dell’Atac che si sono uniti, insieme ad altre categorie, alla lotta dei lavoratori Alitalia, per respingere le politiche sociali che i vari governi, locali e nazionali, di ogni colore, continuano ad imporci, i continui tagli ai servizi pubblici, tra cui i trasporti. Per concludere Le faccio presente che i lavoratori dell’Atac fanno parte dello stesso strato sociale di quegli abitanti che pensa di difendere con le Sue dichiarazioni: sono anch’essi lavoratori e cittadini che ogni giorno si sbattono per le proprie famiglie e non Le rendono onore le solite vecchie e trite litanie che vorrebbero mettere uno contro l’altro i lavoratori in sciopero e l’utenza, in un gioco di odio e intolleranza utile solo a chi vuole speculatore su di loro.
Distinti saluti per la Cub Trasporti di Roma e Provincia
Segr.Prov. Daniele Cofani