Come era prevedibile non poteva essere sufficiente la sottoscrizione dell’ennesima intesa tra le parti sociali per mettere in sicurezza gli operai della Dmo. Ad oggi non ci risulta effettuata nessuna sanificazione negli ambienti di lavoro e spogliatoi, come non è stata scaglionata nessuna entrata ed uscita dai varchi doganali. La nuova intesa fa acqua da tutte le parti, è chiaramente insufficiente ed inefficacie, oltretutto non viene neanche rispettata, le mascherine sono poche e solo di tipo chirurgico senza filtri ed è impossibile rispettare la distanza di un metro in molte lavorazioni, come nei pullman aziendali, in fila ai varchi o negli angusti spogliatoi. Non può essere un’intesa a salvaguardare la salute dei lavoratori, anzi, rende ancora più difficile la possibilità di indire sciopero a sua tutela. Oltretutto gli operai della manutenzione sono soggetti alla legge (l.146) rafforzata anche dal divieto di sciopero imposto fino al 31 marzo dalla commissione di garanzia. Solo prendendo esempio dalle migliaia di operai in sciopero in tutta Italia si potrà ottenere l’unica soluzione che metta in sicurezza i tecnici e tutti gli operai Alitalia: attivare un servizio minimo a garanzia dei pochi voli di emergenza e ricongiungimento familiari, fino al termine dell’emergenza coronavirus.