mense scolastiche: a rischio la qualità e i posti di lavoro

Una surreale riunione della Commissione Scuola si è svolta il 12 novembre scorso, avente ad oggetto i bandi di gara per la refezione scolastica 2017/2020 e 2020/2025.
Ancora assente  la nuova assessora, Veronica Mammì; l’amministrazione non ha fornito alcun chiarimento né alcuna soluzione in merito ai problemi  più volte denunciati (prezzo di aggiudicazione talmente basso da non poter garantire una qualità accettabile, centinaia di lavoratrici e lavoratori delle mense autogestite e dei nidi comunali che rischiano il licenziamento).

Il colpo di scena è arrivato quando è trapelata la notizia che i 15 lotti in gara erano stati aggiudicati.
Infatti, nonostante i sindacati confederali avessero concordato un tavolo “riservato”, escludendo deliberatamente la CUB, l’USI e altri sindacati autonomi, che, per mesi avevano partecipato alle trattative, mobilitando i lavoratori, l’amministrazione (come avevamo ampiamente previsto) ha deciso di procedere autonomamente. Ancora una volta le tattiche che dividono i lavoratori, ne determinano la sconfitta.
Presumibilmente da gennaio partirà il nuovo servizio di ristorazione scolastica, che avrà la durata di soli 6 mesi, anziché i tre anni previsti dal bando.
La CUB continuerà a lottare per garantire i diritti delle lavoratrici dei lavoratori e dei piccoli utenti.