VENERDÌ 10 LUGLIO 2020
4 ORE DALLE 13 ALLE 17
ASSEMBLEA A FIUMICINO
DALLE ORE 14 (T3 PARTENZE)
RIPARTIAMO CON IL PIEDE GIUSTO INCONTRIAMOCI E PARLIAMONE
Dopo anni di crescita costante del traffico passeggeri e merci, la crisi innescata dalla pandemia e la necessità di preparare la ripartenza offrono l’occasione per ripensare il modello di sviluppo dell’intero comparto aereo-aeroportuale-indotto: È DOVEROSO PROVARCI!
È il momento di ripensare le politiche industriali, con la consapevolezza che il trasporto aereo e gli aeroporti (…a partire da Fiumicino e da Alitalia!) sono un BENE COMUNE e costituiscono un PATRIMONIO STRATEGICO per il nostro Paese.
La frammentazione della filiera produttiva (…fino alle false cooperative!), la concorrenza basata sullo sfruttamento dei lavoratori, la dilagante precarietà (…uno status non più una condizione temporanea), i tagli salariali e normativi, l’indiscriminato aumento della produttività, l’erosione dei livelli di sicurezza e tutela della salute, nonché l’utilizzo illegittimo degli ammortizzatori sociali, rappresentano un armamentario di interventi fallimentari e pericolosi che dovranno essere archiviati.
L’annunciato riordino del Trasporto Aereo da parte del Governo non potrà limitarsi a tentare di superare le asimmetrie competitive tra i vettori, di cui hanno approfittato le low-cost (…con il comarketing!) ma dovrà inevitabilmente mettere mano alla frammentazione delle attività di handling, in mano a società prive di alcuna consistenza ed affidabilità, in concorrenza tra loro ed esposte alle decisioni dei gestori aeroportuali, a loro volta beneficiari di concessioni pubbliche oltremodo remunerative CHE DOVRANNO TORNARE AL PIÙ PRESTO NELLE MANI PUBBLICHE.
È proprio sulla ripubblicizzazione degli aeroporti, oltre che della Compagnia di Bandiera (un obiettivo da anni rivendicato da Cub e Acc ma rifiutato dalla politica e da quasi tutti gli altri sindacati…ricredutisi solo di recente!) che si misurerà il coraggio e la lungimiranza dell’Esecutivo che stenta a realizzare quanto annunciato.
Se il Governo, a fronte della crisi determinata dal Covid-19 e scommettendo su una ripresa che presto si realizzerà, ha pensato di prolungare la durata delle concessioni aeroportuali di ulteriori 2 anni, pur di risarcire dal danno della pandemia le già pingui casse dei gestori aeroportuali, HA LASCIATO AL PROPRIO DESTINO LE SOCIETÀ DI HANDLING E L’INTERA FILIERA DELL’INDOTTO.
È IN QUESTO SCENARIO CHE LE AZIENDE NON STANNO PERDENDO L’OCCASIONE DI SCARICARE IL COSTO DELLA CRISI SUI LAVORATORI, SPERIMENTANDO MISURE CHE VANNO RESPINTE AL PIÙ PRESTO: altro che le soluzioni della miseria come il blocco degli scatti di anzianità e rateizzazione della 14°!
ANCHE IL FUTURO DI ALITALIA RESTA INCERTO: MANCA UN PIANO DI VERO RILANCIO
Nonostante l’annunciato investimento di 3 MLD di Euro senza vergogna si parla di esuberi, tagli e frammentazione della compagnia di Bandiera (creazione di società più o meno partecipate AZ), mentre da più parti è già iniziato l’assalto alla diligenza pur di mettere le mani sul denaro in arrivo.
Cub Trasporti ed AirCrewCommittee ritengono che l’occasione è più unica che rara e 3 MLD di euro non possono servire per “andare avanti qualche anno”: è l’occasione per disegnare un nuovo scenario nel comparto, nell’interesse dei lavoratori, della collettività e del Paese.
NON SI PUÒ RESTARE A GUARDARE: SERVE DETERMINAZIONE E PARTECIPAZIONE!
In attesa che l’Advisor incaricato dal Ministero delle Finanze contribuisca alla stesura del Piano industriale AZ (…speriamo che non sia la stessa già lautamente retribuita da FS, bocciata anche da Atlantia e priva della auspicata prospettiva di rilancio) è il momento di ridiscutere tutto, per archiviare la precarietà, ridefinire i contratti superando la cottimizzazione dei salari (soprattutto per i naviganti), la povertà delle retribuzioni (a terra è una piaga) e la cronica mancanza delle tutele per la salute e sicurezza.
SERVE RIDISEGNARE IL FUTURO DEL TRASPORTO AEREO-AEROPORTUALE-INDOTTO
8.7.2020 Cub Trasporti – AirCrewCommittee