La CUB Scuola Università Ricerca esprime tutto il proprio sostegno alle mobilitazioni in corso in Francia contro la riforma dell’istruzione professionale e il caro vita, per significativi aumenti salariali e pensioni dignitose.
La riforma, voluta espressamente da Macron, aumenta del 50% i periodi di stage in azienda e quindi riduce il ruolo delle materie di carattere generale che hanno il compito fondamentale di
formare la cittadinanza. Ogni scuola la applicherà in modo particolare, determinando la fine del curricolo nazionale di studi e la scomposizione delle materie insegnate. Vi saranno tagli
massicci dei posti di insegnamento, riqualificazione forzata, scomparsa di centinaia di ore di lezione per gli studenti.
Insomma il governo francese in carica vuole piegare la scuola di tutti al servizio delle necessità delle imprese, permettendo a queste di scaricare sulla collettività i costi di formazione del personale.
Si tratta di un disegno che si fa strada su scala internazionale. Anche in Italia, infatti, il governo ha previsto l’ennesima riforma dell’Istruzione tecnica e professionale, con caratteristiche analoghe. Questa è inserita nel PNRR, è finanziata coi fondi UE e risponde agli obiettivi che ci sono stati imposti per arrivare alla concessione dei prestiti collegati.
Anche qui, come in Francia, si tratta di fronteggiare un padronato avido e una classe politica al suo servizio. Per questo la nostra lotta è una sola e deve valicare i confini tra gli stati, per affermare la comune volontà dei lavoratori del settore istruzione e il loro interesse a fornire ai futuri cittadini un servizio pubblico di qualità.
Seguiremo con grande attenzione la mobilitazione in corso e sosteniamo il vostro impegno per una giornata nazionale di sciopero il prossimo 17 novembre. Il nostro sciopero nazionale di tutte le categorie sarà il 2 dicembre. Le date sono diverse ma non segnano una distanza tra noi, perché abbiamo rivendicazioni comuni. Piuttosto, di tratta di uno stimolo per attuare ciò che, dentro la globalizzazione guidata da tecnocrati e capitalisti, è sempre più necessario:
diffondere le nostre lotte, coordinarci meglio e agire insieme.
CUB Scuola Università Ricerca
il Coordinamento nazionale