È iniziato il nuovo anno scolastico, ma i problemi, ormai decennali, sono sempre gli stessi.
È passato solo un anno, ma la cosiddetta “sperimentazione” della procedura dell’accreditamento va bocciata senza appello.
Nonostante le promesse, da parte dell’Assessorato, che il nuovo sistema di affidamento avrebbe garantito l’efficienza, l’efficacia e l’economicità del servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione, in questi giorni i municipi stanno comunicando alle istituzioni scolastiche l’impossibilità di attivare le nuove richieste, che, pertanto, andranno a incrementare le liste di attesa.
Molte cooperative, di conseguenza, propongono al personale drastiche riduzioni del parametro contrattuale. Parliamo di contratti di 12, 15, 18 ore settimanali,
Tutto ciò è inaccettabile, sia per le famiglie, che vedono negato, di fatto, il diritto allo studio per i/le studenti con disabilità, in palese violazione dei principi dettati dalla Carta Europea dei Diritti dell’Uomo e dalla Corte Costituzionale, sia per le lavoratrici ed i lavoratori, che, dopo tre mesi di sospensione, durante i quali hanno dovuto fare gli equilibristə per far quadrare i conti, subiranno ora una forte decurtazione della già misera retribuzione.
È l’ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, che qualunque sia la forma utilizzata, le esternalizzazioni sono fallimentari. L’internalizzazione è l’unico modo per garantire un lavoro dignitoso e un’assistenza adeguata!
Continueremo a seguire l’iter di approvazione delle due proposte di legge per l’internalizzazione del servizio di assistenza per l’autonomia e la comunicazione nei ruoli del Ministero dell’Istruzione, mobilitandoci in ogni forma possibile.
Nel frattempo, invitiamo le lavoratrici ed i lavoratori a non accettare riduzioni unilaterali dell’orario di lavoro ed a contattarci per la tutela dei propri diritti.
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